Apnee notturne, russamento e OSAS – Torino

Apnee notturne, russamento e OSAS

Da alcuni anni si è posta attenzione sul problema delle apnee notturne, russamento e OSAS, che nella popolazione adulta, se di entità e frequenza rilevante, costituiscono un fattore di rischio per eventi cardiovascolari acuti (ad es. infarti cardiaci, ictus…).

Nella popolazione pediatrica le apnee notturne, russamento e OSAS possono determinare uno scarso rendimento scolastico, un non appropriato sviluppo delle capacità cognitive e una ridotta crescita.

Tra i sintomi indiretti di apnee negli adulti possiamo annoverare: frequenti risvegli notturni, russamento notturno, cefalea mattutina, sonnolenza diurna, rialzi pressori non spiegati altrimenti.

Nei bambini possono manifestarsi sonnolenza diurna o irritabilità ed eccessiva agitazione.

Le apnee causano una variabile riduzione dell’ossigenazione sanguigna e si classificano in centrali, ostruttive e miste. Le forme centrali sono generalmente rare e sono determinate da una difficoltà da parte dei centri nervosi cerebrali di determinare atti respiratori efficaci e con adeguata frequenza.

Le apnee ostruttive (OSA, Obstructive Sleep Apnea) sono le più frequenti e sono causate da un’ostruzione del flusso aereo che attraverso il naso e/o la bocca dovrebbe raggiungere i polmoni per ossigenare correttamente il sangue.

Le forme miste comprendono entrambi i tipi di apnea.

Esistono numerosi fattori che possono concorrere nel determinare un quadro apnoico. Tra questi vanno ricordati:

  • il peso corporeo superiore al desiderabile
  • l’alimentazione “disordinata” con pasti ipercalorici, soprattutto a cena
  • il consumo di alcolici e caffè alla sera
  • scorrette abitudini del sonno
  • un’anatomia predisponente

Il contributo Otorinolaringoiatrico nel percorso diagnostico-terapeutico di persona affetta da OSAS si traduce nella corretta diagnosi di sede dell’ostruzione respiratoria determinante le apnee e nell’eventuale indicazione a trattamenti chirurgici volti a risolvere tale/i impedimento/i.

La valutazione ORL dunque, oltre a comprendere un’attenta anamnesi che indaghi sia aspetti generali e sia specifici riguardanti il sonno e le difficoltà lamentate, comprende un esame obiettivo corredato di fibroscopia.

Se al termine della visita vi fosse un fondato sospetto di sindrome delle apnee notturne (OSAS) si programmerà, qualora non fosse già disponibile, un esame diagnostico specifico, il monitoraggio cardio-respiratorio notturno. Tale esame, a seconda dell’età e di altre caratteristiche del soggetto, può registrare più o meno parametri contemporaneamente durante il riposo notturno, permettendo di avere una eventuale conferma diagnostica, una misura della gravità del disturbo e di eventuali caratteristiche specifiche (as es. una spiccata componente posizionale).

Nella popolazione pediatrica il trattamento più spesso indicato e risolutivo in caso di OSAS è quello chirurgico.

Nella popolazione adulta generalmente il trattamento di primo livello è ventilatorio e, solo in caso di un fallimento terapeutico, si propongono altre soluzioni, comprese quelle chirurgiche. In tale ottica è necessaria una valutazione fibroscopica preventiva da eseguirsi nelle condizioni più vicine a quelle del sonno spontaneo (sleep endoscopy) per confermare l’entità e la sede dell’ostruzione in modo da programmare correttamente il piano terapeutico.

Per maggiori informazioni è disponibile l’indirizzo dagna.orl@gmail.com o vai alla pagina dei contatti.